In più di un'occasione abbiamo potuto verificare come l'operatività degli addetti alla revisione delle candidature pervenute all'App Store, mostri solitamente criteri diversi in fase di accettazione o rifiuto delle candidature. Non è la prima volta che accettano una domanda e successivamente la ritirano per non aver rispettato le regole stabilite. L'ultima che ha subito l'errata interpretazione dei supervisori dell'App Store è l'applicazione di cui abbiamo parlato qualche giorno fa Finder per AirPods, un'applicazione che ci permette di ritrovare i nostri AirPods in un'area limitata, dove sappiamo di aver perso esso, avvalendosi del bluetooth dello stesso.
Come previsto, Apple ha ritirato l'applicazione, un'applicazione che a quanto pare aveva ottenuto ottime recensioni nell'App Store, dove aveva un punteggio medio di 4,5 stelle su 5. A quanto pare una volta che questa applicazione è diventata famosa, i top manager di Apple hanno provveduto ad espellere questa applicazione dallo store con la quale potremmo risparmiare i soldi che mettiamo un nuovo AirPod, se purtroppo lo perdiamo.
Una volta ritirata l'applicazione, lo sviluppatore ha ricevuto un'e-mail che lo informa che "la sua applicazione non è adatta per l'App Store". L'azienda di Cupertino non ha offerto e non offrirà ulteriori informazioni al riguardo. Forse perché non vuole che gli utenti possano recuperare i propri AirPods (se la pensiamo male) o perché l'idea di poter offrire questo servizio non ha lasciato le menti pensanti dei suoi ingegneri. O forse hai l'idea in futuro di offrire un servizio simile, anche se non sappiamo come lo faresti.
A volte dettagli come questo mi fanno pensare di non restare con Apple.
A volte non c'è nessuno che li capisca.
Voglio credere che sia dovuto a mettere un prezzo base sull'app che viene utilizzata per trovare un prodotto Apple ... Forse, se il modello di business fosse stato diverso, come l'inserimento di pubblicità all'interno dell'app e una commissione per la rimozione di detto pubblicità, non sarebbe stata ritirata ... ma pubblicizzandosi come un'applicazione di utilità per trovare un prodotto Apple, non credo che quelli di Cupertino siano divertiti dal fatto che l'utente finale debba pagare per un'app di terze parti che viene utilizzata per cercare un prodotto di marca 😛
Abbraccio