L'Unione Europea potrebbe utilizzare l'API di Google e Apple contro COVID-19

Pochi giorni fa è stato reso pubblico l'accordo raggiunto da Apple e Google, due delle più grandi multinazionali tecnologiche al mondo. L'obiettivo comune era chiaro: cercare di fermare il contagio tra individui del noto 'Coronavirus' COVID-19 utilizzando potenza di calcolo e distribuzione dei dispositivi con cui cantano i loro sistemi operativi: Android e iOS. Lo sviluppo delle API procede, e così via le diverse opinioni dei paesi di tutto il mondo intorno all'uso di esso. Secondo le ultime informazioni, il L'Unione Europea potrebbe utilizzare l'API per controllare le infezioni da COVID-19 in tutto il suo territorio.

Usare la tecnologia per fermare COVID-19

L'Unione Europea ha annunciato poche settimane fa l'inizio del noto progetto PEPP-PT (Pan-European Technology Platform for the Preservation of Privacy). Uno strumento che aveva lo stesso obiettivo delle API sviluppate da Google e Apple: utilizzare la tecnologia per determinare i contatti tra gli individui e avvisare se qualcuno dei contatti è stato infettato da COVID-19.

Tuttavia, le ultime informazioni fornite da Reuters, Gli alti funzionari dell'Unione europea e lo stesso progetto PEPP-PT potrebbero concordare fare uso delle API di Google e Apple. In quanto "potrebbe aiutare ad accorciare il percorso verso l'implementazione". Poiché l'obiettivo è ottenere uno strumento veloce, sicuro ed efficace il prima possibile.

Oltre alla tecnologia utilizzata da queste presunte applicazioni, altri due problemi sono sul tavolo. Prima di tutto, il dilemma se la l'applicazione dovrebbe essere unica o se al contrario ci dovrebbero essere tante applicazioni quanti sono i paesi. In secondo luogo, il problema relativo a privacy e difesa dei dati degli utenti di fronte a questo tipo di tecnologia. Va ricordato che questa API consente il rilevamento dei contatti tramite la connessione Bluetooth dei terminali.

Anche ammettendo che la privacy dovrebbe essere l'elemento principale di questo strumento, ci sono ancora divergenze. Ciò che preoccupa ora è dove sarebbero archiviati i dati di questi utenti. Alcuni paesi sono sostenitori di centralizzare tutte le informazioni su server comuni. Mentre altri, come i fondatori dell'API, optano per il decentramento per proteggere la privacy degli utenti.


Seguici su Google News

Lascia un tuo commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *

*

*

  1. Responsabile del trattamento: AB Internet Networks 2008 SL
  2. Scopo dei dati: controllo SPAM, gestione commenti.
  3. Legittimazione: il tuo consenso
  4. Comunicazione dei dati: I dati non saranno oggetto di comunicazione a terzi se non per obbligo di legge.
  5. Archiviazione dati: database ospitato da Occentus Networks (UE)
  6. Diritti: in qualsiasi momento puoi limitare, recuperare ed eliminare le tue informazioni.