La realtà virtuale fallisce e preoccupa i produttori

Carl Zeiss VR Uno

I produttori sono alla disperata ricerca di nuove categorie di prodotto per poterci vendere nuovi dispositivi e far fronte così all'attuale saturazione del mercato degli smartphone, l'oca che da anni depone le uova d'oro ma da mesi mostra segni di rallentamento. La grande scommessa dei marchi per questo 2016 è stata la «realtà virtuale» con quegli occhiali da film di fantascienza che vogliono portarci in un altro mondo, ma per ora sembra che non stiano avendo fortuna, perché le vendite non sono vicine, nemmeno vicine, a quanto originariamente previsto.

In assenza di innovazioni negli smartphone molti produttori hanno cercato di "innovare" convincendoci che mettere il nostro smartphone a due centimetri dai nostri occhi era il massimo, ma la realtà è che sembra che abbiano convinto pochi, perché secondo SuperData le vendite di questo tipo di «Cuffie» (gli occhiali che ci mettiamo in testa) sono state così basse che rischiano di assicurarsi che ne siano rimaste sprovviste posto in cui dubitare dei grandi perdenti del passato Black Friday e CiberMonday. Né sembra che altri produttori che non dipendono da uno smartphone per ingannarci con la realtà virtuale abbiano fatto bene, come Sony con la sua PlayStation VR o il noto Oculus Rift.

E sembra che la realtà virtuale, mentre cercano di venderci, convinca pochi utenti, e se parliamo dei prezzi che hanno i dispositivi più avanzati in questo momento, convincono ancora meno. Un problema serio per alcune aziende che necessitavano di una buona risposta a breve termine, come HTC. Vedremo se Google con il suo DayDream o Facebook con Oculus avranno la pazienza necessaria, perché gli esperti parlano di molto tempo prima che questo business arrivi a dare importanti vantaggi.


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  1.   JOSE suddetto

    È un fallimento? Beh, pensavo che questi occhiali si vendessero bene, penso che sia ancora troppo presto per dire se è un fallimento o no?

  2.   Carlos ha sposato dieci suddetto

    Credo che il problema principale risieda, non solo nel prezzo degli occhiali, che è piuttosto alto, ma ad esempio, secondo gli ultimi studi statistici, oltre il 50% dell'intera popolazione spagnola indossa occhiali o lenti a contatto. E penso che sia qui che sta il problema, perché secondo me i produttori non hanno trovato la formula perfetta per far sì che le persone con gli occhiali possano sentirsi come se li indossassero e non siano un fastidio da indossare. Ciò significa che gran parte della popolazione non scommette sull'utilizzo di quella tecnologia e non finisce di decollare. Nella mia esperienza personale, ho provato vari occhiali per realtà virtuale e non si adattavano bene ai miei occhiali. Inoltre, estrapolo questa teoria anche all'uso degli occhiali 3D e al fallimento che questa tecnologia ha avuto per me, perché anche mettere gli occhiali 3D sugli occhiali è stato un calvario.