Si vocifera da anni e sembra che possa finalmente diventare realtà con l'Apple Watch serie 6. La pulsossimetria, o determinazione dell'ossigeno nel sangue, sarà possibile nel prossimo smartwatch da Apple.
Apple potrebbe finalmente aggiungere al suo Apple Watch la capacità di misurare la "saturazione di ossigeno" nel sangue. Questa funzionalità è già presente in alcuni dispositivi simili in commercio, ma l'azienda non ha voluto aggiungerla al proprio smartwatch, forse in attesa di avere un sensore che consente misurazioni affidabili che possono essere certificate dalla FDA e ciò consente di espandere le funzioni "mediche" dell'Apple Watch.
La pulsossimetria consente la misurazione dell'ossigeno nel sangue senza la necessità di prelevare sangue, cioè in modo non invasivo. La tecnica è abbastanza simile a quella già utilizzata dal sensore di frequenza cardiaca, utilizzando metodi fotoelettrici che consentono di conoscere la quantità di ossigeno trasportato dall'emoglobina, la proteina dei nostri globuli rossi che è responsabile del trasporto di questo elemento essenziale per la vita.
Una persona sana dovrebbe avere livelli di ossigeno nel sangue vicini al 100%. Le ragioni per cui questa percentuale può essere inferiore possono essere molto varie, sia per malattie polmonari che cardiache, ma anche per altre situazioni transitorie. La misurazione continua dell'ossigeno nel sangue può essere uno strumento utilissimo per i malati, ma anche per gli sportivi, racchiudendo così i due aspetti verso i quali Apple ha voluto guidare l'utilizzo del proprio smartwatch: salute e sport.
Non sappiamo se anche l'Apple Watch subirà un ritardo di diverse settimane nel suo lancio, come annunciato ieri da Apple per il prossimo iPhone. SSicuramente la presentazione sarà congiunta, questo settembre, ma forse può essere lanciato prima dell'iPhone, che non è previsto fino a ottobre inoltrato.