Sembrava che iOS 12 stesse per scappare senza alcuna grave falla di sicurezza, ma non ha resistito ed è stato riscontrato un problema molto importante relativo alle chiamate tramite FaceTime. Il fallimento è che quando qualcuno effettua una chiamata utilizzando questo sistema, senza che tu la accetti, la persona che la effettua può sentirti. Inoltre, se effettuano una chiamata e premono il pulsante di accensione per silenziarla, invierai anche il video.
Si tratta senza dubbio di una grave falla di sicurezza che Apple deve correggere immediatamente, e lo ha reso noto ai media, annunciando una soluzione questa settimana. Cosa c'è di più, come misura preventiva, hai disabilitato le chiamate FaceTime di gruppo finché la soluzione non è attiva e funzionante. Vi diamo tutti i dettagli di seguito.
Solo con chiamate di gruppo
È importante notare che questo bug può essere riprodotto solo da chiamate di gruppo. Per ascoltare l'audio della persona che chiami senza il suo consenso, è necessario che la chiami utilizzando FaceTime e che senza rispondere alla chiamata aggiunga un'altra persona (anche se sei tu). Sarà in quel momento che inizierai ad ascoltare l'audio della persona che stavi chiamando per prima senza accettarlo.
Peggio ancora, se chiami quell'altra persona premi il pulsante di accensione per disattivare la suoneria, puoi anche guardarla in video, come se avesse accettato la videoconferenza. Da quel momento ascolterà anche te, ma non saprà che ti sta inviando il video e l'audio. Questo bug non solo può essere replicato su iOS ma si verifica anche su macOS. Un altro dettaglio importante è che con l'opzione Non disturbare attivata, neanche l'errore può essere riprodotto.
Soluzione alternativa: disabilitare le chiamate di gruppo
La sentenza è stata ampiamente diffusa dalle reti e l'impatto che sta avendo è enorme, tant'è che Apple ha già ammesso che sta lavorando per risolverlo e che questa settimana rilascerà un aggiornamento quello lo risolverà. Fino ad allora hai disabilitato le chiamate di gruppo, questo impedirà la riproduzione del bug fino a quando la soluzione non sarà disponibile tramite un aggiornamento software.